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Il maestro Pregadio: «Hanno detto che sto male, ma non è vero»

Cacciato dalla Corrida
Il maestro Pregadio infuriato: «La decisione di non prendere parte alla prossima edizione non è mia, ma di altri.»

Ne ha visti passare tanti sul palco della Corrida: qualcuno bravo, molti impresentabili, tutti comunque assistiti dalla sua ironia e dal suo giocoso ma professionale accompagnamento. Stavolta, però, è stato lui, il maestro Pregadio, a essere accompagnato fuori dal palcoscenico del programma dei "diletanti allo sbaraglio". E, si apprende dalla sua stessa voce, con ben poca eleganza e un pizzico di iattura.

«La decisione di non prendere parte alla prossima edizione della Corrida - ha dichiarato all'agenzia Agi - non è mia, ma di altri e non è in alcun modo determinata dalle mie condizioni di salute che - a dispetto dell'età - sono tuttora ottime e non hanno subito alcun deterioramento durante quest'ultimo anno. Finora sono stato zitto ma quando ho letto che non avrei fatto il programma per motivi di salute mi sono infuriato. Non si gioca su queste cose e io, facendo gli scongiuri, ho compiuto 80 anni il 6 dicembre scorso ma sto benissimo».

Alla base del clamoroso benservito, rivela il maestro, ci sarebbe la proposta di una conduzione musicale "con badante": «La verità è che la produzione della Corrida, ovvero Marina Donato, la vedova di Corrado, voleva farmi fare lo spettacolo in coppia con un altro maestro, che ora si è capito che sarebbe stato Vince Tempera, e io ho rifiutato. Conosco quel programma come le mie tasche e so che troppi galli a cantare complicano solo le cose. Loro sono liberissimi di fare altre scelte, ma dire che sono stanco o malato, questo non lo accetto. Ho iniziato con Corrado in radio a fare La Corrida e credo di meritare la verità».

«Sono veramente dispiaciuta - ribatte la Donato, vedova del rauco conduttore e produttrice del programma - che il maestro Pregadio non abbia accettato l'offerta di partecipare ad ogni puntata della Corrida, pur condividendone la direzione musicale col maestro Tempera. Nel fargli gli auguri di buon anno, solo pochi giorni fa, gli ho rinnovato l’invito ad accettare la nostra proposta contrattuale che, evidentemente, dimostra quanto siamo consapevoli della sua buona salute della quale nessuno di noi ha mai parlato ed anche della sua età!»

fonte: Fatti del giorno