00 05/01/2009 23:27


Arcigay infuriata con Povia: «Vuole andar a Sanremo con una canzone sulla guarigione dall'omosessualità.
Pronti a bloccare il Festival»

I suoi bambini facevano «Oooh» ma l'Arcigay promette di alzare ancora di più la voce, e Povia potrebbe fare la fine del piccione, se la sua canzone sanremese, Luca era gay, si rivelasse, come teme l'organizzazione, un attacco alla comunità omosessuale. Il caso, scatenatosi a poche ore dall'ufficializzazione del cast del Festival, nasce dal tempo del verbo del titolo, un imperfetto che ha fatto insospettire l'associazione omosex per via delle posizioni del cantante, convinto che dalla "diversità" si possa guarire.

«Il titolo del brano - dice un comunicato dell'Arcigay -, inedito per regolamento, sembra già non lasciare dubbi sul tema trattato e sulle posizioni dell'autore. Effettivamente ricordiamo molto bene come Povia non sia del tutto nuovo a nette prese di posizioni pubbliche su questioni del mondo Lgbt. Ormai celebre è rimasta una sua intervista a Panoramain cui dichiarava: "Gay non si nasce. Lo si diventa in base a chi frequenti. Anche io ho avuto una fase gay: è durata sette mesi, poi l’ho superata. E ho anche convertito due miei amici che credevano di essere gay e invece adesso sono sposati"».

«Ora da più parti - continua l'organizzazione che difende i diritti dei gay - arriva la segnalazione di una curiosa coincidenza: che il Luca della canzone con cui Povia tornerà nella città dei fiori sia proprio quel Luca Tolve che dichiara di esser un ex gay, guarito grazie alle teorie riparative di Joseph Nicolosi, cattolico integralista americano, le cui tesi sono state ampiamente confutate dalla comunità scientifica mondiale. Se Bonolis e il suo direttore musicale intendono mandare in scena uno spottone clerical reazionario contro la dignità delle persone omosessuali, sappiano fin d'ora, che la nostra reazione sarà durissima, rumorosa ed organizzata. Siamo i primi a combattere per il diritto alla libera espressione, ma altra cosa è avvallare posizioni omofobe».

La guerra è dunque all'orizzonte: «Non siamo ingenui, sappiamo che esiste una precisa volontà di portare avanti una campagna contro la nostra stessa esistenza e siamo determinati a contrastarla in tutti i modi. Attendiamo, quindi, subito delle spiegazioni dalla Rai e da Bonolis, così da poter sapere se le nostre intuizioni abbiano o no fondamento».

Per il momento, l'unica spiegazione viene dall'ufficio stampa di Povia, che esclude che la vicenda narrata nella canzone sia quella di Tolve e si lamenta di una polemica "a priori". Ma già vengono alla mente le discussioni sul brano pro-gay della Tatangelo dell'anno passato, che aiutarono la compagna di Gigi D'Alessio a salire sul podio del Festival.


fonte: fatti del giorno