La pandemia mi ha fatto capire una cosa: la censura è necessaria, ma bisogna trovare un modo trasparente per applicarla.
Io non ne posso più di idioti o pezzenti che prendono le pubblicazioni dell'ISS o dell'ISTAT e le interpretano o con ignoranza o con palese malafede.
L'ultimo documento a farne le spese è questo:
Caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all'infezione da SARS-CoV-2 in Italia.
Persino un
giornalista del Tempo, Franco Bechis, se ne è uscito con articolo osceno:
Gran pasticcio nel rapporto sui decessi. Per l'Iss gran parte dei morti non li ha causati il Covid
Secondo il nuovo rapporto (che non veniva aggiornato da luglio) dell'Istituto superiore di Sanità sulla mortalità per Covid, il virus che ha messo in ginocchio il mondo avrebbe ucciso assai meno di una comune influenza. Sembra un'affermazione strampalata e da no vax, ma secondo il campione statistico di cartelle cliniche raccolte dall'istituto solo il 2,9% dei decessi registrati dalla fine del mese di febbraio 2020 sarebbe dovuto al Covid 19.
Poi l'articolista continua citando dati a sproposito; e, giustamente, nei commenti gli fanno notare che non ha capito un piffero del report.
Solo che poi i negazionisti ci credono e non c'è verso di farli rinsavire dalla loro demenza. Caro Bechis, non c'era bisogno del tuo aiuto, ma grazie mille davvero.
Per la cronaca, il report non dice nulla di nuovo: il covid colpisce più duramente le persone fragili, sulle quali il vaccino è particolarmente efficace. Prende però in esame solo i decessi legati al covid, non gli altri effetti gravi che il virus provoca, e questo aspetto sarebbe importante per fare un quadro più utile e completo.
[Modificato da thors 23/10/2021 10:32]